Gattino
Dal momento della nascita fino al raggiungimento del quarto mese, il gattino attraversa delle fasi molto importanti: la rapida crescita, lo svezzamento e l’eruzione dentaria. Verso le 4-5 settimane può avvenire lo svezzamento, ovvero l’introduzione di cibo solido specifico, diviso in 3-4 pasti giornalieri, che può essere dato tal quale o ammorbidito con latte per gattini ricostituito. Se si accoglie in casa un gattino già svezzato, è molto importante non cambiare l’alimento a cui è già abituato, l’importante è che sia ovviamente un cibo di qualità, che potrà consigliarvi il veterinario e adatto alla fase di crescita del gattino.
Qualora sia necessario un cambio di dieta bisogna ricordarsi di farlo in maniera graduale, mischiando il cibo vecchio con quello nuovo, nell’arco di una settimana.
Da evitare invece la somministrazione di latte e in particolare quello vaccino, in quanto l’apparato digestivo, dopo lo svezzamento, perde gli enzimi che permettono la digestione del latte e si rischiano turbe digestive.
In questa fase le difese immunitarie materne scompaiono ed è quindi molto importante seguire lo sviluppo del gattino con una corretta alimentazione e l’inizio del piano vaccinale intorno al secondo mese di vita. Il consiglio fondamentale è di tenere sempre presente il fabbisogno calorico del gattino con un quantitativo di cibo adeguato. In un gatto sano, non in sovrappeso, si può lasciare il cibo, se non deteriorabile, a disposizione nella ciotola, rispettando comunque le quantità giornaliere idonee. Infatti il gatto è un carnivoro e un predatore, in natura arriva a 15-20 piccoli pasti al giorno rappresentati da piccole prede (lumache, uccellini, topi, ecc). Se invece questa consuetudine alimentare non viene rispettata e il micio presenta particolare voracità o problemi di obesità è consigliabile suddividere la quantità giornaliera in pasti somministrati ad orari precisi.
Non scordiamoci che il nostro amico felino, soprattutto se vive in appartamento, può essere predisposto a problemi quali obesità, diabete, calcoli urinari, insufficienza renale, quindi è molto importante far seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata consigliatavi dal vostro veterinario di fiducia.
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La cura del gatto
L’arrivo del gattino a casa è un momento molto importante, bisogna prima di tutto creare un ambiente casalingo idoneo, ovvero adibire una zona per la lettiera e una per le ciotole del cibo e dell’acqua, mettergli a disposizione una cesta e dei giochi. L’esercizio giornaliero è fondamentale per permettergli una crescita comportamentale, migliorare lo sviluppo muscolare e anche l’apprendimento. Bisogna sempre spiegare ai bambini che il gatto non è un giocattolo, e che soprattutto da piccolo ha esigenze da rispettare, tra queste la più importante è il sonno, momento essenziale per lo sviluppo in quanto proprio durante questa attività vengono rilasciati gli ormoni fondamentali per la crescita. Bisognerà assistere al gioco tra il micio e il bambino, per assicurarsi che non si sviluppino reazioni violente o atteggiamenti di paura e fuga. Il gattino dovrà pian piano sviluppare una confidenza e una relazione con tutti i membri della famiglia, tale da poter vivere una serena convivenza.
Tra le regole fondamentali da seguire sono quelle relative alla pulizia e all’igiene. Bisogna sempre tenere a mente che il gatto è un animale estremamente pulito, quindi è doverosa la pulizia costante della lettiera.
Infatti una lettiera sporca e impregnata di cattivi odori quali l’urina, può indurre il micio a sporcare fuori dalla cassettina igienica.
Altrettanto importante è lo spazzolamento del mantello, infatti oltre a gratificare il micio con un momento di attenzione per lui, si evita l’ingestione di eccessive quantità di pelo, che potrebbero causare problemi digestivi alle volte molto gravi. Una delle attività principali del gatto durante la giornata è quella di leccarsi il pelo per tenersi pulito (grooming).
In genere il pelo ingerito viene eliminato tramite le feci o con il riflesso del vomito che, infatti, se non troppo frequente risulta normale nel gatto. Quando però la quantità di pelo ingerito risulta eccessiva, questo può accumularsi creando delle vere e proprie palle di pelo chiamate tricobezoari. Questi ultimi possono essere la causa di gravi turbe digestive come vomito, stitichezza, ostruzioni ed occlusioni intestinali. Per prevenirli è necessario spazzolare tutti i giorni il micio per allontanare il pelo in eccesso e somministrare paste rimuovi pelo almeno un paio di volte a settimana per consentire l’eliminazione del pelo attraverso le feci. In alternativa si può dare la possibilità al gatto di mangiare l’erba gatta in quanto consente l’espulsione dei boli di pelo attraverso il rigurgito. Oltre allo spazzolamento si può procedere con il taglio delle unghie. Abituare il micio fin da piccolo a questa pratica è fondamentale per evitare problemi di marcatura sui mobili di casa. Infatti quello del “farsi le unghie” è un atteggiamento innato che serve al gatto a marcare il territorio tramite dei ferormoni che vengono eliminati dalle ghiandole tra i polpastrelli. In questo modo si rischiano mobili e divani, ma può essere evitato semplicemente portando il micio ogni tanto dal veterinario per il taglio delle unghie e mettendo a disposizione un “tiragraffi” posizionato in un punto molto frequentato dal gatto.








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